ACCEDI
Venerdì, 6 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

LETTERE

Sulle movimentazioni bancarie ci sono decisioni diverse e contrarie

Sabato, 17 settembre 2016

x
STAMPA

Gentile Redazione,
ho letto l’articolo “Movimentazioni bancarie giustificabili con presunzioni”, pubblicato su Eutekne.info il 13 settembre, e, incuriosito, ho letto la sentenza della Commissione tributaria provinciale di Treviso. E su entrambi ho meditato.

Considerato l’ambito professionale nel quale l’articolo è pubblicato, mi ha lasciato perplesso l’atteggiamento giustizialista e l’accanimento e la tempestività dell’autore, il quale cassa la decisione della C.T. Prov. di Treviso (n. 323/1/16), che “ha cassato l’accertamento a carico di una ballerina di locali notturni”. Un atteggiamento giustizialista, arroccato nella “giurisprudenza di legittimità consolidata e ormai pacifica” e privo di riferimenti al caso giudicato, in netto contrasto con l’atteggiamento attento ed esaustivo (direi: garantista, privo di ostilità e ricco di equità) della Commissione. 
L’autore rafforza il suo cassamento (“il fatto di cassare; cancellazione, revoca, annullamento”, vedere il vocabolario Treccani) con il richiamo, ex plurimis, ad alcune sentenze della Corte Suprema di Cassazione.

L’età (76 anni) comincia ad arrugginirmi, tuttavia mi consento di affermare che anche un “nativo analogico” come me, con un semplice motore di ricerca, può reperire nella rete, altre sentenze della Cassazione che portano decisioni diverse e contrarie, giacché ogni sentenza ha la sua origine da un caso particolare e concreto, da “ciascuno dei vari tipi e modi particolari in cui può concretizzarsi un’ipotesi più generale” e finché, vigente il regime di civil law, le sentenze, di ogni livello, fanno giurisprudenza e non legge e hanno valore indicativo e non tassativo.

Esprimo il mio cordiale apprezzamento per questo lavoro della Commissione tributaria provinciale di Treviso: la stesura fluida e senza fronzoli della decisione, il rispetto della lingua italiana, la ricerca sul contesto sociale ed economico nella zona del trevigiano e sul contesto familiare e professionale del soggetto accertato, l’educazione fine e i modi signorili di quel citare “questa ballerina ucraina all’epoca giovane, ma non più giovanissima” e quei “versamenti effettuati per simpatia o vicinanza affettiva”. Forse la faccia umana della Pubblica Amministrazione non è gradita (con il rischio di perdere un nemico da odiare).

Mi consento, infine, di evidenziare che la C.T. Prov. Treviso non si è lasciata fascinare e abbindolare di fronte alla possibile “novellata Salomé”: ha ridotto l’avviso di accertamento da “un presunto maggior reddito di euro 64.500 non qualificato” alla “percezione, oltre al dichiarato, di redditi diversi di complessivi euro 35.000,00 (trentacinquemila). Spese compensate”.


Marco Scarpa
Torino

TORNA SU