ACCEDI
Martedì, 3 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Nel concordato fallimentare votano anche i privilegiati «troppo dilazionati»

Il procedimento è viziato soltanto se il creditore non è stato posto nelle condizioni di esprimere voto contrario alla proposta

/ Michele BANA

Giovedì, 3 novembre 2016

x
STAMPA

download PDF download PDF

Nel concordato fallimentare, la regola generale è quella del pagamento non dilazionato dei creditori privilegiati: conseguentemente, l’adempimento con una tempistica superiore a quella normalmente imposta dalla procedura concorsuale equivale a soddisfazione non integrale degli stessi in ragione del ritardo, rispetto ai termini ordinari del fallimento, con il quale i creditori ottengono la disponibilità delle somme spettanti.
Con l’effetto che, una volta individuata l’entità percentuale di tale perdita, la partecipazione al voto dei creditori privilegiati resta determinata entro questa misura, e non si estende all’intero credito munito di rango privilegiato: ai fini dell’accertamento dell’osservanza della procedura, è necessario verificare se il creditore privilegiato ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU