Assoggettate a IMU e TASI le cave estrattive
Secondo l’Amministrazione finanziaria devono essere iscritte nel Catasto dei fabbricati, con attribuzione della categoria D/1
Il corretto trattamento ai fini dell’IMU e della TASI delle aree destinate a cave estrattive dà luogo a qualche perplessità, nonostante la ferma posizione dell’Agenzia delle Entrate-Territorio, che in più occasioni ha precisato che le aree stesse debbano essere iscritte nel Catasto dei fabbricati, con attribuzione della categoria D/1.
In particolare, si ricorda che la direzione regionale dell’Emilia Romagna, con nota del 16 aprile 2009 (n. 3849), ha ribadito fondamentalmente che, per gli immobili destinati a cave estrattive, deve essere attribuita la categoria catastale D/1 (opifici), in ragione del fatto che i fabbricati, ma soprattutto le aree utilizzate per fini estrattivi, sono asserviti all’espletamento di un’attività industriale.
Infatti, conclude la direzione
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