Misure cautelari personali anche per l’amministratore di fatto nel fallimento
La mancata estensione del fallimento al socio non ne preclude la responsabilità se svolge il ruolo di amministratore di fatto
Tra i soggetti di fatto il cui ruolo può assumere rilievo penale, la figura dell’amministratore di fatto è quella più ricorrente nella prassi, nonché maggiormente dibattuta.
L’art. 2639 comma 1 c.c. – come modificato dal DLgs. 61/2002 – equipara al soggetto formalmente investito della qualifica o titolare della funzione prevista dalla legge chi è “tenuto a svolgere la stessa funzione, diversamente qualificata” ovvero chi “esercita in maniera continuativa e significativa i poteri tipici inerenti alla stessa qualifica o funzione”. Sebbene tale norma sia contenuta nell’ambito dei reati societari, essa è stata da subito ritenuta applicabile anche ad altri settori propri dell’ambito del “diritto penale dell’economia”, con particolare
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41