Liberalità indiretta con prova rigorosa
Se il Fisco ritiene di tassarla, deve dimostrarne l’esistenza, non invertendo surrettiziamente l’onere probatorio
È quanto mai attuale il tema relativo all’accertamento delle liberalità indirette, posto che gli uffici, in diverse parti d’Italia, stanno esaminando le relazioni presentate in occasione della voluntary disclosure proprio con questo fine.
Infatti, nella circ. n. 30/2015, § 4.2, l’Agenzia delle Entrate aveva, in un certo senso, annunciato ciò, affermando, da un lato, che la procedura di collaborazione volontaria esplica effetti circoscritti, in breve, alle imposte dirette e alle violazioni da RW, e che di conseguenza i benefici non si estendono ad altri comparti impositivi quali il registro e le successioni e donazioni, dall’altro, che ove dall’istruttoria emergano elementi relativi a violazioni poste in essere dal contribuente in rapporto a queste ultime imposte,
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