Contromisure degli enti alle sanzioni interdittive
Il legislatore ha stabilito alcune condizioni per evitarne l’applicazione, secondo il sempre più diffuso criterio dell’incentivo premiale
Nell’ambito della responsabilità degli enti prevista dal DLgs. 231/2001, assumono particolare rilevanza le c.d. sanzioni interdittive.
Queste si aggiungono alla sanzione pecuniaria nei casi più gravi e in relazione ai soli illeciti per i quali sono espressamente previste (ad esempio, non sono applicabili nelle ipotesi di reati societari).
Sono elencate all’art. 9 comma 2 del DLgs. 231/2001 e disciplinate dagli articoli 13 e seguenti del medesimo decreto. Si tratta: dell’interdizione dall’esercizio dell’attività; della sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; dell’esclusione
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