Effetti dello split payment «allargato» simili a quelli del reverse charge
I nuovi obblighi potrebbero comportare un maggiore fabbisogno finanziario soprattutto per i soggetti passivi che liquidano l’IVA mensilmente
Il DL 50/2017, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, prevede l’estensione dell’applicazione del meccanismo dello split payment, di cui all’art. 17-ter del DPR 633/72, sostanzialmente all’intero comparto pubblico (società controllate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai Ministeri e dagli enti pubblici territoriali; società controllate dalle società anzidette), oltre che ad una parte del comparto privato (società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana).
Le disposizioni in parola sono, inoltre, state estese alle prestazioni di servizi assoggettate a ritenuta alla fonte.
La motivazione di una estensione così ampia risiede nella necessità di prevenire le ingenti frodi IVA riscontrate nel settore delle forniture alla P.A. in generale, oltre
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