Nel lease back si separa vendita e retrolocazione
L’imputazione temporale della plusvalenza indica un’operazione unitaria, ma la rappresentazione contabile riflette la forma giuridica del contratto
L’operazione di “sale and lease back” (più comunemente, lease back) determina, sotto il profilo contabile, la distinta rilevazione, da un lato, della vendita del bene alla società locatrice e, dall’altro, della successiva retrolocazione finanziaria, da parte di quest’ultima, del bene all’impresa venditrice.
Avuto riguardo alla cessione, come evidenziato da Assonime (circ. n. 27/2010), il bene oggetto di un’operazione di lease back si considera ceduto. Pertanto, lo stesso deve essere stornato dal bilancio della società cedente e rilevato contabilmente nel bilancio del cessionario.
Ai sensi dell’art. 2425-bis comma 4 c.c., in capo alla società cedente “le plusvalenze derivanti da operazioni di compravendita con locazione finanziaria al venditore ...
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