Impugnazione preclusa al liquidatore giudiziale del concordato preventivo
Non è possibile invocare la legittimazione se, nel corso dell’intero giudizio, non è stata sollevata la questione di incompletezza del contraddittorio
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 11460, depositata ieri, ha accolto il ricorso presentato da un creditore di un’impresa in concordato preventivo, avverso la decisione della Corte d’Appello, che aveva riconosciuto la legittimazione ad impugnare del liquidatore giudiziale.
I Supremi giudici hanno ricordato, in primo luogo, la piena legittimazione del debitore ammesso alla procedura di concordato preventivo con cessione dei beni, sotto il profilo sia passivo – in ordine all’accertamento in via ordinaria di ogni pretesa creditoria – che attivo, con riguardo all’esercizio delle azioni relative alle attività cedute (in tale senso, con esclusione della legittimazione passiva, salva la facoltà di intervento del commissario liquidatore, cfr. Cass. nn. 9663/1999, 4033/1995). ...
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