Per la contestazione disciplinare al lavoratore non rileva la data del fatto
Il principio di immediatezza deve essere verificato con riferimento al momento in cui il datore di lavoro è venuto a conoscenza della condotta
In materia di licenziamento per giusta causa ex art. 2119 c.c., ai fini della valutazione dell’immediatezza della contestazione disciplinare, l’arco di tempo intercorrente tra i fatti commessi dal lavoratore e la relativa contestazione deve essere valutato in relazione all’avvenuta conoscenza da parte del datore di lavoro della situazione contestata e non, invece, dall’astratta percettibilità o conoscibilità dei fatti stessi o a maggior ragione dall’epoca in cui i fatti sono avvenuti.
È questo il principio ribadito dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 12712 di ieri, 19 maggio 2017, ribaltando la decisione della Corte d’Appello, ha accolto il ricorso di una compagnia di assicurazioni e dichiarato legittimo il licenziamento per giusta causa di
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