ACCEDI
Giovedì, 19 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IL CASO DEL GIORNO

Il figlio nato dopo il testamento non sempre lo fa revocare

/ Antonino RUSSO

Sabato, 16 settembre 2017

x
STAMPA

download PDF download PDF

Nell’ambito della materia delle successioni, desta interesse l’effetto svolto dalla sopravvenienza di figli sconosciuti o comunque nati in epoca successiva al momento in cui era stato redatto un testamento da parte del de cuius.

In questo caso, si fa riferimento alla norma di cui all’art. 687 c.c., che prevede l’operatività di una revoca tanto delle disposizioni a titolo universale (eredità), quanto di quelle a titolo particolare (legati), in presenza di un presupposto a carattere oggettivo che consiste:
- nell’ignoranza dell’esistenza di figli al momento della redazione del testamento;
- o nella sopravvenienza degli stessi.
La revoca, in tali circostanze, opera di diritto, con la conseguenza che non è richiesta alcuna istanza degli interessati, né alcun provvedimento

...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU