Possibile il concorso del terzo nell’autoriciclaggio
Da motivare il contributo del consulente contabile nel riciclo del denaro proveniente dalla bancarotta commessa dall’amministratore
Al consulente societario può essere contestato il reato di autoriciclaggio, anche laddove lo stesso non sia stato precedentemente ritenuto responsabile dei fatti di bancarotta, quale reato presupposto da cui deriva il provento illecito “riciclato”.
La Cassazione – nella sentenza n. 42561 depositata ieri – richiede al Tribunale una “valutazione globale della gravità indiziaria” per legittimare la misura cautelare degli arresti domiciliari applicata nei confronti di un consulente contabile a cui era contestato il concorso con l’amministratore di un gruppo di imprese nella realizzazione della condotta punita dall’art. 648-ter.1 c.p.
In particolare, erano state individuate molteplici condotte di impiego, trasferimento e sostituzione di denaro e altre utilità, attuate ...
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