La proposta di compensazione è impugnabile se il credito è prescritto
Il contribuente non rimette in discussione la debenza del credito contenuto in cartella
Con l’ordinanza n. 24638 di ieri, la Corte di Cassazione ha stabilito che la proposta di compensazione che l’Agente della riscossione notifica al contribuente ai sensi dell’art. 28-ter del DPR 602/73 rappresenta un atto autonomamente impugnabile nella misura in cui il contribuente lamenti l’intervenuta prescrizione del credito.
In caso contrario, la mancata adesione alla compensazione comporterebbe la prosecuzione delle azioni di recupero coattivo di un credito già prescritto.
Nella vicenda sottoposta ai giudici di legittimità, un contribuente era destinatario di una proposta di compensazione volontaria di crediti ai sensi dell’art. 28-ter del DPR 602/73.
In base a tale norma, le somme iscritte a ruolo possono essere pagate mediante compensazione con quelle chieste ...
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