Nell’impresa familiare partecipazione agli utili anche al convivente di fatto
La disciplina del TUIR è estesa alla convivenza per effetto della L. 76/2016
Il reddito spettante alla convivente di fatto, derivante dalla partecipazione agli utili dell’impresa del convivente, è a lei imputabile in proporzione alla sua quota di partecipazione. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 134 di ieri, estende i principi sanciti dall’art. 5 comma 4 del TUIR per l’imputazione degli utili dell’impresa familiare anche al convivente di fatto.
Nel caso di specie, la questione concerne il corretto trattamento fiscale della quota che l’istante intende imputare, a titolo di partecipazione agli utili e a decorrere dal 2017, alla convivente di fatto, in esecuzione dell’atto modificativo di impresa familiare, con il quale è stata dichiarata la cessazione al 31 dicembre 2016 della prestazione d’opera resa dalla madre
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