Appropriazione indebita per l’amministratore non in conflitto
La Cassazione, nella sentenza n. 49489/2017, ha precisato che integra il delitto di appropriazione indebita (art. 646 c.p.) aggravato dall’abuso delle relazioni d’ufficio, la condotta dell’amministratore, socio unico di una srl, che si appropri di denaro della società distraendolo dallo scopo cui è destinato.
Del pari, ex art. 40 comma 2 c.p., risponde del delitto in questione l’amministratore di srl che non abbia impedito la distrazione di somme del patrimonio sociale a favore di terzi che non siano titolari di diritti di credito ovvero che non abbiano effettuato alcuna prestazione a vantaggio della società.
In tali situazioni, inoltre, la fattispecie di infedeltà patrimoniale di cui all’art. 2634 c.c. (punibile a querela) è da escludere quando l’amministratore non agisca in conflitto di interessi.
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