Non necessaria la norma sull’equo compenso
Per l’Antitrust, la nuova disposizione sottrae alla libera contrattazione tra le parti la determinazione del compenso dei professionisti
L’equo compenso, essendo collegato a determinati parametri ministeriali, reintroduce di fatto i minimi tariffari, ostacolando così la concorrenza di prezzo tra professionisti nelle relazioni commerciali. È quanto emerge da una segnalazione del 24 novembre 2017, pubblicata sul Bollettino settimanale n. 45 di ieri dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nella quale l’Antitrust analizza in maniera critica le disposizioni sull’equo compenso inserite dal Ddl. di conversione del DL 148/2017, approvato dal Senato ed ora al vaglio della Camera.
Il riferimento è al nuovo art. 19-quaterdecies del Ddl. citato, che prevede, al comma 1, nell’ambito della L. 247/2012 (sull’Ordinamento professionale forense), l’introduzione dell’art. 13-bis, con ...