Sanzione fissa da errato reverse charge anche per acquisti da non residenti
Se il prestatore estero si qualifica come privo di stabile organizzazione, le sanzioni restano in misura fissa
L’Agenzia delle Entrate, nel dettare le regole in tema di sanzioni per l’errata applicazione del reverse charge (circolare n. 16/2017), prospetta il caso di un soggetto passivo residente in Italia che effettua un acquisto presso un soggetto palesatosi come “non residente”.
In assenza di ulteriori indicazioni e non potendo verificare il possesso o meno di una stabile organizzazione in Italia della controparte, il soggetto nazionale effettua l’acquisto con il meccanismo del reverse charge ai sensi dell’art. 17 comma 2 del DPR 633/72.
Il cedente o prestatore non residente è, però, dotato di una stabile organizzazione in Italia, della quale non aveva dato notizia all’acquirente nazionale.
Pertanto, l’IVA risulta applicabile secondo le modalità ordinarie ...
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