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CNDCEC: «Con la fatturazione elettronica nuovo rischio caos»

I commercialisti chiedono un’introduzione graduale dell’obbligo. Perplessità dei giovani sull’estensione della firma digitale agli atti societari

/ Savino GALLO

Sabato, 23 dicembre 2017

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L’introduzione, a partire dal 1° gennaio 2019, dell’obbligo di fatturazione elettronica per tutte le partite IVA (eccezion fatta per i contribuenti ex minimi e in regime forfetario) continua a non convincere i commercialisti, che ieri sono tornati a manifestare i propri dubbi.

La norma è contenuta nel Ddl. di bilancio 2018, che ieri è stata trasmesso dalla Camera al Senato e il cui voto di approvazione definitiva è calendarizzato per oggi a Palazzo Madama.
“Le novità in materia di fatturazione elettronica obbligatoria – ha spiegato Massimo Miani, tramite un comunicato stampa – ci lasciano molto perplessi e ci spingono, sin d’ora, a denunciare l’assurdità di un’estensione generalizzata di tale obbligo indistintamente a tutti i quattro milioni e oltre di partite

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