La web tax parte dal 2019 con molti problemi aperti
Da valutare l’effetto sui Conti economici delle web companies italiane, incise in modo definitivo dal prelievo del 3%
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della L. 205/2017 l’imposta sulle transazioni digitali (c.d. web tax) ha fatto il suo ingresso nell’ordinamento tributario nazionale, anche se differito al 2019. La configurazione dell’imposta, quanto ad aliquota e – soprattutto – a modalità di riscossione, è stata oggetto di più modifiche nel corso dell’iter parlamentare della legge di bilancio 2018; la versione finale della norma ha visto prevalere l’impostazione fornita in seconda lettura dalla Camera, con un’aliquota del 3% sui corrispettivi praticati alla clientela, assunti al netto dell’IVA, e soprattutto con un sistema di trattenuta alla fonte effettuata dal committente (un sostituto d’imposta residente, o una stabile organizzazione italiana
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