Il Consiglio di disciplina deve ascoltare direttamente l’incolpato
Nel caso di procedimenti aperti dagli Ordini, la trasmissione degli atti presuppone la fissazione di una nuova data di udienza dibattimentale
Il CNDCEC, con due Pronto Ordini pubblicati ieri (nn. 298 e 321 del 2017), ha fornito alcuni chiarimenti in tema di procedimenti disciplinari.
In particolare, con il PO n. 321/2017, il CNDCEC ha precisato che, in seguito al riconoscimento della competenza a esercitare la funzione disciplinare ai Consigli di disciplina, la trasmissione per competenza a questi ultimi degli atti dei procedimenti disciplinari, già aperti dagli Ordini, presuppone la fissazione di una nuova data di udienza dibattimentale.
Va, infatti, garantita all’incolpato la possibilità di essere ascoltato e di proporre la sua linea difensiva. A tal fine, quindi, l’organo disciplinare non può limitarsi a fare proprio l’atto finale di un procedimento di carattere disciplinare rispetto al quale non ha preso parte,
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