Il Fisco deve dimostrare la parziale inesistenza della sponsorizzazione
La prova non può consistere nel solo acquisto dalla società coinvolta nella frode
I controlli eseguiti dall’Amministrazione finanziaria sulle false sponsorizzazioni hanno interessato, da tempo, il settore delle corse automobilistiche del rally, caratterizzato da un elevato numero di scuderie collegate a società di promozione pubblicitaria.
Il settore delle gare automobilistiche, infatti, si caratterizza per gli alti costi di gestione dei team ed è, per questa ragione, in continua ricerca di finanziatori (sponsor) che ne garantiscano la sopravvivenza.
In tal contesto, il sistema fraudolento favorisce l’evasione fiscale attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per prestazioni parzialmente inesistenti. Il team incassa le somme necessarie per la partecipazione alle gare, mentre lo sponsor deduce dal reddito il relativo costo e detrae l’IVA (a