Deve l’IRAP l’impresa familiare con due collaboratori
Se, invece, vi è un unico collaboratore «esecutivo», il titolare dovrebbe comunque essere escluso dal tributo
L’avvalersi di due collaboratori (moglie e figlio) nell’impresa familiare è circostanza idonea a configurare la sussistenza di un’autonoma organizzazione e, quindi, l’assoggettamento a IRAP del titolare (nel caso di specie, agente di commercio).
È quanto affermato dall’ordinanza n. 14789, depositata ieri.
Analoga posizione è stata espressa dall’ordinanza n. 16742/2017, secondo la quale i compensi corrisposti ai collaboratori (nella fattispecie oggetto di pronuncia, di entità oscillante tra i 19.000 e i 38.000 euro circa) sono un elemento rilevante per valutare l’eventuale assoggettamento a IRAP dell’impresa familiare. In altre pronunce (ad esempio, Cass. nn. 12616/2016 e 24060/2016), poi, le imprese familiari sono state giudicate soggette a IRAP
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