Per il riclassamento di microzone non bastano il valore catastale e di mercato
Il provvedimento di revisione va adeguatamente motivato e devono potersi evincere ulteriori elementi, come qualità urbana e ambientale della zona
Per le revisioni massive sui classamenti degli immobili di proprietà, effettuate su interi quartieri comunali, ossia sulle microzone, non è sufficiente lo scostamento matematico tra valori catastali e valori di mercato, dovendo invece l’Amministrazione considerare altri fattori come, ad esempio, la qualità urbana e ambientale del quartiere.
Lo ha ulteriormente ribadito la Corte di Cassazione con decine di pronunce (per tutte, Cass. nn. 17413/2018 e 17221/2018) e altre sono in arrivo.
Costituisce dunque ius receptum il principio di diritto secondo cui la revisione parziale del classamento delle unità immobiliari di proprietà privata ubicate nelle microzone comunali (fabbricati classificati nei gruppi A, B e C), come previsto dal comma 335 dell’art. 1 della L. n. 311/2004 (legge finanziaria ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41