Interessi passivi sempre inerenti al reddito di impresa
Secondo la Corte di Cassazione, la deducibilità degli interessi passivi non è soggetta ad alcun giudizio di inerenza
La sentenza della Corte di Cassazione n. 19430, depositata ieri, è intervenuta sulla verifica del requisito dell’inerenza al reddito di impresa ai fini della deducibilità degli interessi passivi.
Il principio di inerenza è disciplinato dall’art. 109 comma 5, primo periodo, del TUIR, secondo cui “le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, tranne gli oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi”.
Ad avviso dei giudici di legittimità, il diritto alla deducibilità tout court di questi oneri trova esplicito fondamento nel tenore letterale del comma
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