La Cassazione conferma ampi poteri di verifica per la CNPADC
La Cassa può accertare le attività incompatibili con la professione ai fini del riconoscimento dei corrispondenti anni di iscrizione
Con la recente sentenza n. 19638/2018, la Cassazione è tornata ad occuparsi dei poteri di verifica e accertamento che la Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti può esercitare con riferimento all’attività professionale svolta dai propri iscritti.
Nell’occasione, i giudici di legittimità hanno ribadito che la CNPADC è titolare del potere di accertare, sia all’atto dell’iscrizione alla Cassa medesima sia periodicamente e comunque prima dell’erogazione di un trattamento previdenziale, che l’esercizio della professione non sia stato svolto nelle situazioni di incompatibilità previste per legge, ancorché tale incompatibilità non sia stata accertata dal Consiglio dell’Ordine competente.
Tale principio, lo ricordiamo, è stato affermato ...
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