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IMPRESA

Omesse ritenute anche col piano attestato di risanamento

Per la Cassazione il piano, data la sua collocazione in ambito privatistico, non autorizza l’imprenditore all’inadempimento

/ Stefano COMELLINI

Martedì, 4 settembre 2018

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Il piano attestato di risanamento non esonera l’imprenditore dal rispetto tempestivo delle obbligazioni contributive, anche sorte successivamente all’accordo, e quindi dalla punibilità per il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni corrisposte ai dipendenti (art. 2 della L. n. 638/1983).

Il principio – espresso dalla Cassazione con la sentenza n. 39396 depositata ieri – deriva dalla natura, ampiamente illustrata nella pronuncia in esame, del piano ex art. 67 comma 3 lett. d) L. fall.; strumento che è riservato all’imprenditore per risanare l’impresa e riportarla in equilibrio economico e finanziario, mediante la realizzazione di una serie di operazioni strategiche, garantendo la continuità aziendale, senza che ...

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