Mai «tenue» l’esercizio abusivo di una professione
La Cassazione n. 52619/2018 ha ribadito che l’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, di cui all’art. 131-bis c.p., non può essere dichiarata con riferimento al reato di abusivo esercizio di una professione (art. 348 c.p.).
Tale delitto, infatti, presuppone una condotta che, in quanto connotata da ripetitività, continuità o, comunque, dalla pluralità degli atti tipici, è di per sé ostativa al riconoscimento della causa di non punibilità (cfr. Cass. n. 6664/2017).
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