Dal riclassamento di microzone devono evincersi qualità urbana e ambientale
Il provvedimento di revisione dev’essere adeguatamente motivato, in modo da porre il contribuente nella condizione di conoscerne le concrete ragioni
La Corte di Cassazione, con una serie di pronunciamenti, l’ultimo dei quali è l’ordinanza n. 32488/2018, ha fermamente e definitivamente stabilito che per le revisioni massive sui classamenti dei fabbricati, effettuate su interi quartieri comunali (c.d. “microzona”), non è sufficiente lo scostamento matematico tra valori catastali e valori di mercato, dovendo invece essere considerati altri fattori come, ad esempio, la qualità urbana e ambientale della “microzona”.
In altre parole, secondo il consolidato principio di diritto, la revisione parziale del classamento delle unità immobiliari di proprietà privata ubicate nelle microzone comunali (fabbricati classificati nei gruppi catastali A, B e C), come previsto dal comma 335 dell’art. 1 della L. n. 311/2004 ...
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