Per l’abuso del diritto si deve partire dalla natura indebita del risparmio
Assonime fa il punto sui chiarimenti forniti dall’Agenzia in materia e critica una recente sentenza della Cassazione
Una ricognizione delle numerose risposte a interpelli sulla questione dell’abuso del diritto pubblicate dall’Agenzia delle Entrate nei mesi di ottobre e novembre 2018, un warning rispetto all’orientamento espresso dalla Cassazione nella sentenza 23 novembre 2018 n. 30404 sulla rilevanza delle “valide ragioni economiche” e la conferma della sostanziale coincidenza tra la clausola “nazionale” antiabuso di cui all’art. 10-bis della L. 212/2000 e la clausola “comunitaria” antiabuso di cui all’art. 6 della direttiva ATAD appena recepita nell’ordinamento italiano.
Questi i “capitoli” della circolare Assonime n. 27, diramata ieri, con cui l’Associazione fa il punto su un autunno particolarmente “caldo”
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