Indipendenza dell’organo di controllo anche con nomina dell’assemblea
Un eventuale meccanismo di nomina a sorteggio presenterebbe alcuni aspetti negativi: i soci devono poter riporre la massima fiducia nei sindaci
La recente approvazione del Codice della crisi d’impresa è stata anche l’occasione per accendere il dibattito, mai sopito, sull’opportunità o meno che sia il controllato a scegliere il proprio controllore, in quanto tale meccanismo potrebbe minare l’indipendenza degli organi di controllo.
Sui quotidiani specializzati si è sostenuto che sarebbe opportuno prevedere un meccanismo di nomina attraverso il sorteggio anche per le società private, come già avviene per i revisori degli enti locali, introducendo in parallelo delle tariffe al fine di consentire la definizione del compenso. Il consigliere del CNDCEC Raffaele Marcello è intervenuto nel dibattito affermando che tale proposta “non convince appieno”, considerati i numerosi fattori a salvaguardia dell’indipendenza
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