Il segreto professionale non eccepito rende utilizzabili le informazioni su pc
In questo caso è legittimo acquisire documentazione da supporti informatici per l’accertamento anche senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria
La Cassazione, con la sentenza n. 6486 del 6 marzo 2019, ha sancito l’utilizzabilità da parte di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate di informazioni potenzialmente coperte da segreto professionale, archiviate su computer e supporti informatici, ancorché acquisite in carenza di autorizzazione dell’Autorità giudiziaria, laddove il professionista, all’atto dell’accesso, non abbia invocato il segreto stesso.
È proprio l’accesso il momento più delicato delle attività ispettive poste in essere dall’Amministrazione finanziaria, che attraverso Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza potrà esercitare numerosi poteri assai invasivi (ex combinato disposto degli artt. 51 e 52 del DPR n. 633/72 e 32 e 33 del DPR n. 600/73), eseguendo accessi in locali adibiti ...
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