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ECONOMIA & SOCIETÀ

Protezionismo e globalizzazione con effetti sull’inflazione Usa

Effetti non ancora del tutto chiari per la Fed; l’incertezza può essere letta come messaggio prudenziale sul fronte di prossime decisioni sui Fed fund

/ Stefano PIGNATELLI

Martedì, 28 maggio 2019

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La Fed la scorsa settimana ha lanciato un messaggio passato quasi inosservato, che potrebbe invece essere il principale market mover nel medio lungo termine per i tassi e quindi per tutto il comparto obbligazionario.
La banca centrale americana si è detta leggermente sorpresa per come l’inflazione non salga nonostante la piena occupazione; ciò è dovuto alla globalizzazione e al protezionismo i cui effetti non sono ancora del tutto chiari.
Quest’incertezza può essere letta come messaggio prudenziale sul fronte di prossime decisioni sui Fed fund. Applicando il calcolo delle probabilità ai contratti Future Fed Fund, risulta che la probabilità di un taglio entro fine anno è oltre il 40%, mentre è del 22% quella per un mantenimento dell’attuale livello del 2,25-2,50%.

La globalizzazione ...

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