ACCEDI
Martedì, 3 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Non sempre l’eccedenza del passivo sull’attivo equivale a insolvenza

È necessaria la sussistenza dell’incapacità strutturale non transitoria a soddisfare regolarmente le obbligazioni

/ Antonio NICOTRA

Lunedì, 8 luglio 2019

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con ordinanza n. 15572/2019, la Cassazione ritorna sui requisiti che connotano lo stato di insolvenza ex art. 5 comma 2 del RD 267/42 – quale presupposto oggettivo per il fallimento dell’impresa – e, conformandosi ai precedenti interventi (tra gli altri, cfr. Cass. n. 29913/2018), rimarca il principio secondo il quale lo stato di insolvenza della società si realizza in presenza di una situazione d’impotenza strutturale – e non soltanto transitoria – a soddisfare regolarmente e con mezzi normali le proprie obbligazioni a seguito del venir meno delle condizioni di liquidità e di credito necessarie alla relativa attività.

Nel caso di specie, una società veniva dichiarata fallita in ragione dell’inadempimento dell’obbligazione vantata dalla banca creditrice istante il fallimento. ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU