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LAVORO & PREVIDENZA

Contratto di lavoro intermittente fuori dall’ambito del decreto dignità

Inoltre, il superamento delle 400 giornate di lavoro nel settore turismo e pubblici esercizi non comporta la conversione a tempo indeterminato

/ Daniele SILVESTRO

Mercoledì, 26 giugno 2019

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Nei settori caratterizzati da una forte stagionalità, il contratto di lavoro intermittente può rappresentare per l’azienda una soluzione per fronteggiare una maggiore domanda di lavoro, anche in relazione a determinati periodi settimanali, mensili o annuali.

Rispetto ad altre forme contrattuali, la prestazione nei rapporti di lavoro intermittente è discontinua, il lavoratore si mette infatti a disposizione del datore che potrà chiamare il dipendente in relazione alle proprie esigenze. Il lavoro a chiamata garantisce così sia la regolarizzazione di prestazioni lavorative discontinue sia una maggiore flessibilità organizzativa all’azienda.

Il contratto può essere stipulato sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, in quest’ultimo caso non trova però applicazione la disciplina

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