Imprese agricole «miste» con detrazione IVA anche su acquisti promiscui
Si deve però poter individuare la quota utilizzata per le operazioni diverse da quelle soggette al regime IVA speciale
I produttori agricoli che, nell’ambito della stessa impresa, effettuano sia cessioni di prodotti agricoli o ittici soggette al regime IVA speciale, sia operazioni imponibili diverse da queste ultime, in via occasionale, applicano, in linea generale, la disciplina della c.d. “impresa mista”, dettata dall’art. 34 comma 5 del DPR 633/72, che impone di determinare in modo analitico la detrazione dell’imposta relativa alle operazioni “non agricole”. È il caso, ad esempio, delle imprese che effettuano, parallelamente all’attività agricola principale, cessioni di prodotti agricoli non compresi nella Tabella A, parte I, allegata al DPR 633/72 (vendita di carni bovine e suine, di concimi, ecc.), o che si limitano alla mera commercializzazione di prodotti
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