IVA versata in eccesso recuperabile sui futuri versamenti da split payment
L’Agenzia delle Entrate chiarisce cosa avviene se il fornitore non può più emettere la nota di credito
Se il fornitore ha applicato all’operazione un’aliquota IVA superiore a quella corretta e non è più possibile emettere la nota di variazione in diminuzione, il cessionario o committente destinatario del meccanismo dello split payment può recuperare gli importi versati in eccesso all’Erario scomputandoli dai futuri versamenti dovuti in base al predetto regime. Si tratta del principale chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 243 pubblicata ieri, 16 luglio 2019.
Nel caso esaminato, il fornitore aveva erroneamente assoggettato all’aliquota IVA del 10%, anziché del 4%, il servizio di ristorazione erogato presso la sede di un dipartimento. Tenuto conto del limite annuale dall’effettuazione dell’operazione previsto dall’art.
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