L’expat co.co.co. non paga le imposte in Italia
Si applicano, per le collaborazioni coordinate e continuative, le regole previste dalle Convenzioni per il lavoro dipendente
La risposta a interpello n. 271 di ieri, 18 luglio 2019, evidenzia alcuni aspetti peculiari sul lavoro svolto all’estero dagli expat. Il caso evidenziato, non raro nella prassi, è quello di un soggetto che vive e lavora in uno Stato estero (Danimarca), ha residenza fiscale in tale Stato, ma mantiene un rapporto con una società italiana, per la quale effettua prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa.
La corretta ricostruzione effettuata dall’Agenzia delle Entrate va nel senso di considerare questi compensi di regola non imponibili in Italia, in base alle regole convenzionali conformi al modello OCSE.
Per inquadrare la problematica va ricordato che i proventi da collaborazione coordinata e continuativa, inquadrati tra i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente ...
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