Cessione di partecipazioni rivalutate elusiva anche se solo in parte circolare
Le Entrate sembrano però non considerare che, senza perfetta identità delle compagini sociali, cade l’equiparazione alla distribuzione di dividendi
La cessione da parte di una persona fisica di una partecipazione di cui ha precedentemente rivalutato il costo fiscale (ai sensi dell’art. 5 della L. n. 448/2001, più e più volte prorogato o richiamato da successive disposizioni aventi medesimo oggetto e finalità) costituisce un’operazione suscettibile di generare un vantaggio fiscale indebito se il cessionario è una società su cui il cedente è in grado di esercitare un sostanziale controllo. Questo è quanto si ricava dal Principio di diritto n. 20 pubblicato ieri dall’Agenzia delle Entrate.
Nello specifico, la statuizione di principio riguarda un caso in cui i quattro soci della target cedono le partecipazioni rivalutate a una società veicolo partecipata da uno dei quattro soci cedenti e dai suoi due figli, relativamente alla ...
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