Il cedente inconsapevole della truffa subita può recuperare l’IVA
Se è decorso il termine per la nota di variazione resta possibile presentare la domanda di restituzione
Qualora la cessione dei beni sia da considerare nulla, in quanto derivante da una truffa, il cedente che ha subito la frode può recuperare l’IVA mediante l’emissione di note di variazione in diminuzione, se non sapeva o non poteva ragionevolmente sapere di tale situazione. Si tratta del principale chiarimento fornito nella risposta a interpello Agenzia delle Entrate n. 331 pubblicata ieri, 7 agosto 2019.
Nel caso esaminato, una società era stata vittima di una truffa posta in essere da un dipendente di un’altra società legata alla prima da un rapporto di agenzia. Il dipendente aveva sia predisposto ordini di acquisto per merce mai richiesta dai clienti e destinata a essere dirottata in luoghi a sua disposizione per la successiva vendita “in nero” a terzi, sia ordinato
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