Le perdite non «passano» con il trasferimento della sede all’estero
L’Avvocato generale della Corte di Giustizia ritiene non utilizzabili le perdite residue maturate quando la società era residente nell’altro Stato
L’Avvocato generale presso la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha rilasciato ieri, 17 ottobre 2019, le proprie Conclusioni relativamente alla causa C-405/18 (Aures). La causa si inserisce in un filone – quello dell’utilizzo delle perdite fiscali in uno Stato diverso da quello in esse si sono originate – assai “battuto” negli ultimi anni; le Conclusioni rappresentano, però, un landmark nel contesto di questo filone, andando ad analizzare, probabilmente per la prima volta in modo compiuto, il regime delle perdite all’atto del trasferimento della sede “vero e proprio” di una società da uno Stato all’altro.
Il caso è quello di una società di diritto olandese con stabile organizzazione nella Repubblica Ceca, la quale ha trasferito la propria ...
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