Esenzione per le quote di società estere con regole «italiane»
Non dovuta l’imposta sulle successioni e donazioni se si detiene il controllo, o si esercita comunque l’attività d’impresa, nel quinquennio successivo
La valorizzazione, in sede di successione o di donazione, delle partecipazioni in società non residenti non ha mai trovato una soluzione univoca nella prassi.
In termini generali, l’art. 3 comma 4-ter del DLgs. 346/90 accorda l’esenzione integrale a condizione che venga acquisito o integrato il controllo della società da parte del beneficiario e che questa condizione continui a essere verificata per il successivo quinquennio, se la società è una società di capitali; diversamente, per le quote di società di persone non è previsto in modo espresso il requisito del controllo, dovendosi l’avente causa impegnare a proseguire l’attività d’impresa nei successivi cinque anni.
I principi della norma, calati nell’esperienza internazionale, hanno da sempre visto posizioni ...
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