Sanzionabile la tardiva variazione dati del rappresentante legale
Il principio affermato dall’Agenzia delle Entrate vale anche per i dati in dichiarazione e nella comunicazione LIPE
Il tardivo invio del modello di variazione dati, oltre il termine di 30 giorni, non configura violazione meramente formale e, pertanto, è punito con una sanzione compresa tra 500 e 2.000 euro come stabilito dall’art. 5 comma 6 del DLgs. 471/97.
Secondo l’interpretazione del’Agenzia delle Entrate, fornita nelle risposte a interpello nn. 86 e 87 pubblicate ieri, in termini generali non si può sostenere che la suddetta violazione sia estranea al computo della base imponibile e dell’imposta, dei relativi versamenti e che non arrechi pregiudizio alle azioni di controllo.
Non è, quindi, sostenibile la tesi, proposta dal ricorrente, secondo cui il tardivo invio del modello potrebbe configurare un illecito meramente formale ai sensi dell’art. 6 comma 5-bis del DLgs. 472/97. ...
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