Anche in materia doganale la sentenza di primo grado è subito esecutiva
Se viene accolto il ricorso contro l’avviso di rettifica, le eventuali maggiori somme pretese dall’Agenzia delle Dogane non sono esigibili
In tema di riscossione di diritti doganali, qualora il giudice di primo grado abbia accolto il ricorso avverso l’avviso di rettifica, escludendo o riducendo l’ammontare dovuto, le eventuali maggiori somme pretese dall’Agenzia delle Dogane non sono esigibili, anche nel caso in cui la sentenza non sia definitiva. Va invece escluso il diritto del contribuente allo svincolo delle garanzie prestate, che sorge solo con il passaggio in giudicato della sentenza.
Con la sentenza 17 marzo 2020 n. 7346, la Corte di Cassazione ha stigmatizzato la prassi dell’Agenzia delle Dogane di procedere a esecuzione forzata per ottenere il pagamento di diritti doganali, anche nel caso in cui gli atti impositivi siano stati integralmente annullati da una sentenza di primo grado.
I giudici, pur ...
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