Sanzionare in modo eccessivo i non residenti viola la non discriminazione
Per la Corte di Giustizia Ue i residenti non possono fruire di un trattamento sanzionatorio meno rigoroso
Le sanzioni amministrative previste per l’inosservanza di obblighi tributari generalizzati (rivolti tanto a soggetti passivi residenti che non residenti) non devono ostacolare l’esercizio delle libertà di circolazione garantite dal TFUE.
A stabilirlo è la Grande Sezione della Corte di Giustizia che, attraverso la sentenza del 3 marzo 2020 (causa C-482/18), ha dato applicazione ai principi unionali di non discriminazione e di proporzionalità ad un regime sanzionatorio nazionale.
La vicenda all’origine della sentenza riguarda alcune decisioni con le quali l’Amministrazione finanziaria ungherese aveva irrogato a Google Ireland Ltd. una serie di sanzioni pecuniarie per violazione dell’obbligo dichiarativo previsto dalla normativa domestica ai fini dell’imposta
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