Retrodatazione della fusione con semplificazioni limitate
La scelta di anticipare gli effetti dell’operazione rischia addirittura di comportare calcoli diversamente assenti
La retrodatazione degli effetti fiscali di una fusione, scelta che si accompagna necessariamente a quella adottata ai fini contabili (OIC 4 “Fusione e scissione” § 4.3.1.3), consente di evitare il prodursi di un autonomo periodo d’imposta in capo alla società fusa o assai più frequentemente incorporata, tipicamente dal 1° gennaio dell’anno di effettuazione dell’operazione al giorno antecedente a quello di ultima iscrizione dell’atto finale, con tutte le conseguenze del caso sul fronte dichiarativo e degli eventuali versamenti.
L’opzione permette altresì all’eventuale risultato negativo o ancora alle eventuali eccedenze di interessi passivi o ACE della società dante causa, relativi al lasso di tempo non assurto al rango di periodo d’imposta, ...
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