Non sempre la cancellazione della società estingue il diritto invocato in giudizio
Occorre una volontà inequivoca del creditore comunicata al debitore
L’estinzione della società nel corso del giudizio per restituzione dell’indebito non può essere automaticamente ritenuta causa di estinzione per rinuncia della pretesa azionata. A stabilirlo è la Cassazione, nella sentenza n. 9464/2020, sulla base di rilevanti specificazioni delle indicazioni fino ad oggi fornite in materia dalla giurisprudenza di legittimità.
In un primo intervento (Cass. n. 16758/2010), un ruolo determinante era stato giocato dal mancato esercizio dell’azione in giudizio anteriormente alla cancellazione, sottolineandosi come la decisione di porsi in liquidazione e cancellarsi rivelasse chiaramente, in tale contesto, la scelta di rinunciare ad esperire l’azione.
La Cassazione a Sezioni Unite, con le pronunce nn. 6070, 6071 e 6072/2013, invece, in relazione ...
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