Processo telematico in Cassazione ancora a rilento
Si attende il decreto che deve consentire il deposito telematico dei ricorsi fino al 31 luglio
A causa dell’emergenza epidemiologica in corso, prima la prassi, poi il legislatore, hanno previsto la possibilità di depositare atti e documenti in forma telematica nei procedimenti in Cassazione.
Ci si riferisce, in particolare, al decreto 47 del 1° aprile 2020, con cui il Primo Presidente della Cassazione ha autorizzato in via immediata il deposito degli atti endoprocedimentali (memorie e conclusioni scritte ex artt. 380-bis, 380-bis.1 e 380-ter c.p.c.) con invio a mezzo PEC alla cancelleria e all’art. 83, comma 11-bis del DL 18/2020 convertito, con cui è stato consentito al difensore, fino al 31 luglio 2020, di procedere al deposito telematico di atti e di documenti, compreso il ricorso, previa adozione di un provvedimento amministrativo ad hoc, che tuttavia non risulta emanato.
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