Il nuovo contraddittorio non obbliga a scoprire le carte
Si tratta di uno strumento a tutela di entrambe le parti
Dal 1° luglio 2020, è diventato obbligatorio il nuovo contraddittorio tra le parti, per quanto riguarda imposte sui redditi, IVA, IRAP e contributi previdenziali.
Tranne che per alcune (rilevanti) eccezioni, come gli accertamenti parziali e quelli preceduti da accessi sostanziali presso le sedi del contribuente, l’emissione dell’avviso di accertamento è preceduto dall’invito a comparire dell’art. 5-ter del DLgs. 218/97, strumentale alla definizione della vertenza mediante accertamento con adesione.
Ciò, in primo luogo, significa che o si riesce a stipulare l’adesione oppure, quando verrà notificato l’avviso di accertamento, sarà precluso l’invio di una ulteriore domanda di accertamento con adesione, che, se ugualmente presentata, non avrà l’effetto
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