Comparazione tra CCNL solo su materie non riservate ai contratti leader
Una volta verificata l’equivalenza sul lato retributivo, occorre compiere tale verifica per la parte normativa
La comparazione tra contratti collettivi, finalizzata alla verifica dei requisiti per il godimento dei benefici normativi e contributivi, può essere effettuata sulle materie non riservate ai contratti “leader”. Questo è quanto emerge dalla circolare n. 2/2020, con la quale l’Ispettorato nazionale del lavoro, facendo seguito a quanto già chiarito e anticipato con i precedenti interventi, contenuti nelle circolari nn. 7 e 9 del 2019, fornisce indicazioni di maggior dettaglio circa la procedura di comparazione tra contratti collettivi.
I benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, ai sensi del comma 1175 dell’art. 1 della L. 296/2006, sono subordinati al possesso, da parte dei datori di lavoro, del DURC, fermi restando
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