Ammissibile il ricorso tributario con firma digitale irregolare
Secondo i giudici emiliani le cause di inammissibilità vanno interpretate in senso restrittivo
La sottoscrizione del ricorso tributario con firma digitale irregolare costituisce una mera irregolarità e non inficia l’ammissibilità del ricorso; intanto perché le cause di inammissibilità devono essere interpretate restrittivamente, e poi perché l’art. 16-bis del DLgs. 546/1992 (in materia di comunicazioni e notificazioni telematiche) non contiene esplicite sanzioni in caso di violazione.
Sono questi i principi desumibili dalla lettura della sentenza C.T. Prov. Reggio Emilia n. 164/02/20 del 29 luglio scorso.
Il caso oggetto della decisione prende le mosse dalla notifica a mezzo PEC di un ricorso tributario in relazione al quale l’Agenzia delle Entrate, con le proprie controdeduzioni, ha eccepito l’inammissibilità dello stesso per irregolarità della firma digitale. ...
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